Cerimonia di commemorazione di Leone Balducci, Gino Barcelli e Santo Gagliardotto
GIOVEDI’ 11 MAGGIO la classe 4BL, insieme alla prof.ssa Paola Moresco e alle classi quinte della scuola primaria Mascarucci con le loro insegnanti, ha partecipato alla cerimonia di commemorazione di Leone Balducci, Gino Barcelli e Santo Gagliardotto fucilati al Campo di Marte, ripercorrendo l’ultimo itinerario dei tre partigiani attraverso la città.
L’iniziativa, organizzata dall’ANPI, ha visto coinvolte le istituzioni cittadine e l’Istituto Bramante-Genga che si occuperà di riqualificare il monumento in memoria dei partigiani.
Scritto dai nostri studenti e letto in pubblico:
“In occasione del 78esimo anniversario della fucilazione di Leone Balducci, Gino Barcelli e Santo Gagliardotto, noi studenti del Liceo Mamiani vorremmo ricordare chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia del nostro Paese.
La nostra Costituzione è nata in luoghi come questo, luoghi dove caddero i partigiani. Il fascismo ha ucciso i loro corpi, ma non le idee che erano in loro e che oggi come sempre ci impegniamo a trasmettere ai più giovani.
È importante perché, e lo sappiamo bene, quando si è giovani si pensa solo al futuro. Crescere senza guardare al passato, però, vuol dire crescere irresponsabilmente. Se vogliamo diventare i cittadini del domani dobbiamo seguire l’esempio di chi è venuto prima di noi e ha dimostrato che è possibile vivere e resistere anche nei momenti peggiori.
Le scuole in questo hanno una grande responsabilità. Devono impedire che la Resistenza si trasformi in retorica o in un semplice ponte di vacanza. Devono insegnare a studiare, pensare e parlare, strettamente in questo ordine o le conseguenze potrebbero essere disastrose. Soprattutto, devono creare un collegamento tra le generazioni, affinché tutte rifiutino l’atrocità della guerra e le discriminazioni.
Ringraziamo per aver avuto l’opportunità di essere presenti oggi e di riflettere su valori per noi così importanti. Noi siamo qui e ricordiamo. Comunque, nonostante e sempre.”