Ultima modifica: 25 Febbraio 2023

Incontro con la giornalista Stefania Maurizi

Le ragioni della pace e il diritto all’informazione …

Maurizi

 

Nell’ambito del progetto di educazione civica intitolato “Le ragioni della pace e il diritto all’informazione” il giorno 18 Febbraio si è svolto nell’aula magna del campus l’incontro con la giornalista Stefania Maurizi sul caso Assange/Wikileaks.  Hanno partecipato all’incontro le classi 5FL, 5HL, 5GL, 4CL, 4FL, 4IL, 3CSUE.

PRESENTAZIONE DELL’INCONTRO

“Il caso Assange è il più grande scandalo giudiziario della storia”, ha affermato l’inviato speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, Nils Melzer, in un filmato andato in onda su Rai3 in una puntata della trasmissione televisiva  “Presadiretta” dal titolo “Processo al giornalismo”.

Secondo l’inviato dell’ONU “Assange mostra i segni tipici dell’esposizione prolungata alla tortura psicologica.”

Il fondatore di Wikileaks è rinchiuso da quasi 4 anni nel carcere londinese di massima sicurezza di Belmarsh sulla base di una richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti dove rischia di essere condannato a una pena di 175 anni di detenzione per 18 capi d’accusa connessi alla pubblicazione di circa 800.000 documenti riservati.

Assange è oggi in pericolo di vita.

La sua liberazione ci riguarda tutti. In quanto cittadini liberi non possiamo accettare che un giornalista che ha fatto ciò che ogni giornalista dovrebbe fare o quanto meno aspirare a fare (ma che solo pochi hanno il coraggio di fare) ovvero ha rivelato al mondo crimini che il potere avrebbe voluto celare (nascondere), venga trattato come un pericoloso criminale.

In gioco ci sono diritti, valori e principi fondanti delle società liberal-democratiche: la libertà di espressione e di stampa e il diritto dei cittadini all’informazione ossia alla conoscenza dei fatti.

Il caso Assange chiama infatti in causa il rapporto tra segretezza, funzione di controllo che il giornalismo dovrebbe esercitare sul potere ed effettività della democrazia che dovrebbe essere fondata sulla trasparenza.

Il quotidiano Los Angeles Times ha scritto:

“Per la prima volta in più di un secolo un giornalista potrebbe essere processato e incarcerato per aver pubblicato fatti che il governo degli Stati Uniti non voleva che fossero pubblicati.

Assange non è accusato di aver rubato informazioni classificate. E sebbene sia incriminato ai sensi del famigerato Espionage Act del 1917, non è accusato di alcuna collusione con una potenza straniera».

In effetti la legge americana risalente al 1917 non fa alcuna distinzione sul piano penale tra spie e persone che rivelano informazioni riservate di pubblico interesse.

Il caso Assange è pertanto una ferita aperta nel cuore dell’Occidente, una ferita che gronda sangue e richiama ciascuno di noi a mobilitarsi per la sua liberazione.

A questo proposito è possibile firmare l’appello di Amnesty International per annullare le accuse contro Assange.

Riguardo  alla posta in gioco in questo caso lo stesso Melzer ha affermato:

“Qui non si tratta solo di proteggere Assange, ma di impedire che si crei un precedente in grado di segnare irrevocabilmente il destino della democrazia occidentale. Perché laddove esporre la verità dovesse diventare un crimine, mentre i potenti si godono l’impunità, avremmo destinato la nostra voce alla censura e affidato il nostro destino a una tirannia senza freni. A quel punto sarebbe troppo tardi per correggere la rotta.”

ARTICOLO APPARSO SULLA STAMPA LOCALE CIRCA L’INCONTRO CON GLI STUDENTI SUL CASO ASSANGE E INTERVISTA REALIZZATA A STEFANIA MAURIZI

Riguardo all’incontro con Stefania Maurizi, che si è svolto il 18 Febbraio presso la nostra scuola il quotidiano “Il Resto del Carlino (edizione di Pesaro) ha pubblicato il 17.2.2023  il seguente articolo intitolato “Capire il fenomeno Wikileaks. Gli studenti del Mamiani a confronto sul caso Assange“.

Inoltre la prof.sa Gabriella Genova ha effettuato, prima dell’incontro con gli studenti, un’intervista a Stefania Maurizi.

Durante il suo soggiorno a Pesaro Stefania Maurizi ha lavorato alla seguente intervista al leggendario giornalista, premio Pulitzer, Seymour Hersh, pubblicata il 19.2.2023 sul “Fatto quotidiano”.

PROFILO DI STEFANIA MAURIZI

Stefania Maurizi è una giornalista d’inchiesta che scrive per “il Fatto Quotidiano”, dopo aver lavorato quattordici anni per il settimanale “L’Espresso” e il quotidiano “la Repubblica”.

Tra i giornalisti internazionali è l’unica ad aver indagato su tutti i documenti segreti di WikiLeaks.

Ha pubblicato con Glenn Greenwald i file di Edward Snowden sull’Italia e ha rivelato l’accordo confidenziale tra il governo degli Stati Uniti e la famiglia di Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano ucciso in Pakistan da un drone americano. Ha vinto vari premi giornalistici, tra cui la Colomba d’Oro dell’Archivio Disarmo.

Tra i suoi libri ricordo “Dossier Wikileaks. Segreti italiani” e il recente “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange”.

Durante l’incontro con Stefania Maurizi ha presentato il suo libro intitolato “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange” (edizioni Chiarelettere).

Leggi l’introduzione al libro “Il potere segreto”  scritta dal noto regista britannico Ken Loach.

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